Jagger – l’ultimo aggiornamento di Google fa impazzire i webmaster

Siti spariti da Google, siti precipitati dalla prima all’ultima pagina. Il colpevole di tutto ciò ha un nome in codice: Jagger. Si tratta dell’ultimo aggiornamento dell’algoritmo di Google che ha portato diversi siti dalle stelle alle stalle, facendo fare ad altri il cammino inverso.

Cos’è successo? Webmaster e proprietari di siti stanno disperatamente cercando di capire le caratteristiche del più lungo e più pesante aggiornamento dell’algoritmo di ricerca nella breve storia di Google. Questo aggiornamento è durato quattro settimane durante le quali i siti salivano e scendevano in classifica come se fossero su un ottovolante.

Google aveva 3 problemi da affrontare:

  • Falsi siti directory (meri elenchi di link ad altri siti) in realtà privi di contenuto interessante.
  • Abuso di link reciproci tra siti privi di significato, creati deliberatamente per ingannare Google ed ottenere un’alta rilevanza.
  • Spamming sui Blog. Molti Blog consentono commenti ed alcuni webmaster “furbi” inserivano commenti privi di senso, completi di link al proprio sito. Oppure creavano artificialmente centinaia di Blog fasulli solo per inserirvi link al proprio sito.

Si trattava di problemi urgenti. Google deve dimostrare di essere il motore di ricerca che fornisce i risultati più precisi per mantenere il proprio primato insidiato da concorrenti del calibro di Yahoo e Microsoft.

Google sembra aver cercato di risolvere questi problemi così:

  • Valutare la qualità dei link piuttosto che la quantità. Dopo l’aggiornamento Jagger viene data grande importanza solo a siti di nicchia o con posizione molto elevata in Google.
  • Più importanza a link posizionati sulle homepage di siti con dominio proprio. In questo modo i siti non possono più moltiplicare artificialmente le pagine secondarie solo per inserirvi una miriade di link puntati ad una rete di siti da far emergere su Google.
  • Meno importanza ai link provenienti dai Blog.

Queste indicazioni potrebbero aiutare siti caduti in disgrazia a risalire la china. Forse ci riusciranno? Almeno fino al prossimo grande aggiornamento di Google.