Domini .com: i più prestigiosi nel mondo

Le multinazionali hanno tutte il loro dominio .com . L’era di Internet è stata definita essa stessa l’era dei “Dot Com”. Il problema dei .com è che essendo utilizzati in tutto il mondo è difficilissimo trovarne ancora di liberi.

Un’ azienda italiana con ambizioni di sviluppo all’estero dovrebbe verificare se il proprio .com è ancora libero o se si è liberato.

Nei primi anni ’70, ogni computer connesso al web riceveva un unico ‘indirizzo’, come 217.12.160.8. Quest’indirizzo, noto come indirizzo IP, permetteva a tutti i computer che lavoravano in rete di essere individuati in maniera univoca su Internet.

Poiché il numero degli utenti aumentava, fu necessario creare un sistema più semplice di quello costituito da indirizzi fatti di numeri lunghi. A metà degli anni ’80, un gruppo dell’università del Wisconsin progettò il primo ‘name server’: il sistema di indirizzi usato tutt’oggi. In seguito, il sistema di nomi a dominio fu completato con l’introduzione dei domini primari (TLD: Top Level Domains): .com, .net e .org . Non bisognava più ricordarsi una serie di numeri quali 217.12.160.8, ma si poteva semplicemente inserire yepa.com! Il .com, nato nel 1994, indicava una categoria ben precisa di domini: quelli a carattere commerciale.

Inizialmente questa regola era confinata solo al territorio statunitense; con la rapida diffusione di internet fu estesa a tutti i domini del mondo.

Con l’enorme espansione che ha avuto Internet negli ultimi 10 anni, i .com hanno finito per rappresentare la maggior parte dei siti Internet di tutto il mondo riguardanti attività commerciali, homepage personali, progetti a carattere informatico, associazioni od organizzazioni. Le grandi aziende che non erano riuscite a registrare il proprio .com hanno dovuto comprarlo pagando in alcuni casi anche milioni di dollari.

Alla fine del 2002 i domini Internet erano 38 milioni di cui 22 milioni .com .

Questo non vuol dire che bisogna disperare di trovare il proprio dominio libero. Ben 14 milioni di domini registrati sono stati abbandonati. Conviene quindi collegarsi periodicamente al sito yepa.com per verificare la disponibilità di domini interessanti.

This is the first time since the 1980s that a new batch of major names will compete with .com. ICANN also allows .org, .gov, .net and .mil and more than 250 country names currently but they have not been nearly as popular as .com, which is the ending of more than 22 million addresses.
Washington Post

With some 20 million .com names registered worldwide, easy-to remember addresses have been all but used up. More suffixes are expected, although ICANN skirted such questions as when and how.
“We haven’t discussed anything,” said Vinton Cerf, who was elected chairman of ICANN after the meeting. “This is unexplored territory.”
Associated Press